Lutto e buone abitudini

16-01-2022

Lutto e buone abitudini

L’inizio di un nuovo anno è ricco di aspettative e buoni propositi. È un tempo “magico”, in cui si esprimono desideri e si concepiscono speranze.

Tuttavia, questo periodo può rivelarsi estremamente doloroso per chi è in lutto, perché la morte di una persona amata ci ruba una parte di futuro: quel futuro fatto di momenti speciali che avremmo voluto condividere con chi non è più fisicamente con noi.

La tentazione di chiudersi nel proprio dolore è forte. Ma un nuovo anno è iniziato comunque, a dimostrazione che abbiamo ancora molto da costruire e da realizzare.

Se il lutto manda l’esistenza in frantumi, l’anno nuovo ci dà la possibilità di rimetterne insieme i tasselli, con dolcezza e pazienza. Perché, per quanto retorico possa sembrare, la vita continua; e la vita è fatta soprattutto di abitudini. Piccoli riti quotidiani che, nella loro apparente semplicità, rappresentano le rassicuranti radici del nostro vivere di ogni giorno.

L’abitudine nasce nel presente, ma sboccia nel futuro. Gli effetti di una sana abitudine, portata avanti con costanza, si manifestano nel corso del tempo. Iniziamo dunque ora, con il nuovo anno, a piantare quei semi provvidenziali che fioriranno con grazia nei prossimi mesi.
Sono molte le abitudini che possiamo intraprendere - o mantenere - per supportarci nei momenti di crisi e per uscire dal vortice della sofferenza. Eccone alcune.

Diamo nuova vita a passioni e talenti trascurati nel tempo. Riprendiamo in mano i pennelli, l’album da disegno, il taccuino di ricette, il libro che volevamo scrivere. E accingiamoci, grazie al nuovo anno, a creare qualcosa di bello e unico.

Continuiamo ad imparare. C’è una lingua straniera che avremmo voluto apprendere o migliorare? Un hobby che ci sarebbe piaciuto perfezionare? Facciamolo ora. Ci consentirà di superare i nostri limiti, gratificandoci e permettendoci di conoscere nuove realtà e nuove persone.

Prendiamoci cura del nostro corpo fisico. Ricominciamo ad esercitarci, oppure pensiamo a quale tipo di attività sportiva ci piacerebbe iniziare. Troviamo qualcosa che sentiamo più “nostro” e che ci regali emozioni incredibili, oltre ad una forma fisica ottimale.

Torniamo a trascorrere un po’ di tempo nella natura. Gli effetti benefici di una semplice camminata nel parco hanno effetti straordinari sul nostro benessere psicofisico.

Riscopriamo o coltiviamo la spiritualità. “Spiritualità” non è necessariamente sinonimo di “religione”. Possiamo leggere libri, frequentare corsi, meditare. La spiritualità rappresenta una riflessione sulla nostra missione terrena, oltre ad essere una risorsa inestimabile per tutti, specialmente per chi ha vissuto una perdita.

Facciamo volontariato. Creiamo valore per gli altri. In questo momento c’è chi sta soffrendo come e più di noi. Chi conosce il dolore sa quanto possano essere preziosi un aiuto concreto, una parola buona, un gesto gentile. Trasformiamo il nostro dolore in Amore.

L’anno appena iniziato è una storia che possiamo scrivere solo noi, perché noi soli ne siamo i protagonisti.
Facciamo dunque in modo che il 2022 sia il “nostro” anno, portando nella nostra vita tutto il valore che meritiamo.


Di Mafalda Di Gennaro - Esperta tanatologa e consulente di Trigesima - Il Fiore del Ricordo

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