Perdere i nostri amici a 4 zampe

16-05-2022

Perdere i nostri amici a 4 zampe

Gli animali sono i nostri compagni di vita, e la sofferenza per la loro morte può innescare conseguenze psicologiche simili a quelle causate dalla scomparsa di un familiare o di un amico.

Da alcuni anni, la letteratura scientifica studia con maggiore attenzione questo fenomeno, denominato Pet Grief (“lutto per la perdita di un animale domestico”).

Eppure, spesso si tratta ancora di un lutto delegittimato, quasi “di serie B”, senza una sana condivisione da parte di parenti ed amici, e quindi vissuto nel silenzio e nella solitudine.
A volte, il mancato riconoscimento di questo tipo di cordoglio si esprime con frasi che, per quanto dette in buona fede, non fanno che aggravare la sofferenza: “Poteva andare peggio”, “Non è come perdere una persona”, “Prendine un altro”, “È solo un animale”.
Chi ha vissuto questa esperienza sa che non era “solo” un animale, ma un compagno affettuoso e presente, un punto fermo della propria quotidianità.

Affrontare la vita senza l’amorevole vicinanza dei nostri animali può rivelarsi davvero molto difficile.
È triste tornare a casa e non trovarli più dietro la porta ad aspettarci.
Manca il contatto fisico, mancano le carezze, mancano i giochi, manca il loro odore.
Manca la sintonia spirituale, quel legame così unico ed eccezionale che avevamo con loro.

Nonostante tutto, le persone che vivono questo grande dolore sono spesso portate a pensare: “Forse non dovrei piangere così tanto. Non è normale”. In realtà, si ha paura di essere giudicati da chi non può comprendere a fondo la portata del proprio cordoglio.
È bene ricordare che ogni sofferenza ha la sua dignità e merita di essere riconosciuta e condivisa, con rispetto e delicatezza: per questo motivo, non bisogna mai vergognarsi di piangere per un animale.

Al contrario, celebrare un piccolo rito di commiato per salutare il proprio pet, può restituire valore al legame che avevamo con lui.
Lo si può ringraziare per tutto l’amore che ha donato, per aver reso la nostra vita più felice e gioiosa, per esserci stato vicino quando tutti gli altri ci lasciavano soli.
Si può scrivere una lettera, recitare una poesia, o ascoltare una canzone legata ad un momento felice.
Possiamo scegliere di conservare le sue ceneri in un’urna, che avrà un posto speciale nella nostra casa.
Si possono trovare tanti modi per onorare chi ci ha amati in maniera così profonda ed autentica.

Inoltre, da qualche anno a questa parte, si sta diffondendo anche in Italia la figura del Pet Grief Counselor, un professionista esperto a cui chiedere supporto e sostegno per condividere la propria sofferenza e vivere in modo più resiliente questo tipo di lutto.

Infine, teniamo presente che i nostri animali ci insegnano a vivere, anche quando non sono più fisicamente con noi, perché ci hanno mostrato l’amore puro ed incondizionato.
Portiamo avanti questi valori in loro onore e in loro memoria, lasciamo andare pian piano il dolore e apriamo il cuore alla gratitudine e ai ricordi felici.
In questo modo saremo esattamente ciò che i nostri animali pensavano di noi: e cioè, i migliori “genitori”, “fratelli”, “sorelle” e compagni umani che potessero avere.


Di Mafalda Di Gennaro - Esperta tanatologa e consulente di Trigesima - Il Fiore del Ricordo

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